Friday 10 November 2006

Cronache di una giornata apatica

Ci sono momenti in cui non so se smettere di esistere o continuare a trascinarmi nel mio stato di cadavere che respira. L’Apatia mi fa da fedele compagna, sostenendomi in quell’orrida nullità che è la mia vita. Il pomeriggio non ha alcuna importanza, non dovrebbe esistere affatto, è solo un trascinarsi insulso ed inutile. Non mi aiuta nulla, né la musica, né il cioccolato, niente. Gli unici due rimedi sono al momento irraggiungibili, e devo attendere la sera per poterne fare uso. Posso drogarmi di My Sweet Prince e Pierrot The Clown dei Placebo sinché voglio, ma devo accontentarmi di un misero scambio di squilli.
Il DVD di Queen of the Damned giace a casa di Giovanni, e la mia inguaribile Accidia m’impedisce di aprire la finestra di MSN e dirgli che muovo le mie ossa fuori di casa, al freddo, per andare a prenderlo. Non sono in vena di guardare Streghe, né Velvet Goldmine. Voglio vedere quel film, punto. Nessun altro.
Lot è vuota, non c’è nessuno con cui iniziare o continuare una giocata e distrarmi. C’è una giocata in particolare che mi piacerebbe portare avanti, ma nulla… Probabilmente, spero, la continuerò stanotte, come ne ho fatto un pezzo ieri notte.
Che altro dire? Stamattina ho esordito la giornata facendomi di Lithium. Non la droga, ovvio, ma la canzone degli Evanescence. Attendo con ansia il video, che si preannunzia come qualcosa di sensazionale. A scuola, invece, c’era il tema d’italiano, e almeno quello è andato decentemente. I titoli erano ordinariamente brutti, e ho scelto l’unico che mi permettesse di sputare un po’ di veleno in faccia a qualcosa o qualcuno, in questo caso la Chiesa cattolica (il tema era “Rapporto fra Chiesa cattolica e mass media”).

Ora sono reduce da una chiamata che mi ha infastidito da morire con Giulia. Datti una regolata pure tu, non mi sta bene parlare di quel mostriciattolo. Ho riattaccato, mi dispiace per Edu che era lì, ma avevo le palle già girate per conto mio e non mi andava di sentire Giulia che mi parlava di una, non dico persona perché sarebbe offendere il genere umano, ma di un aborto umano. L’essere che Giulia ha nominato (e che io non riporterò per non contaminare il Santuario) è il miglior argomento che conosco a favore dell’infanticidio, e mi fa rimpiangere la millenaria usanza del Monte Taigeto.

Ecco, ho sproloquiato abbastanza e mi sono dato una calmata io, sputando tutta l’amarezza che covavo dentro.
Ora Hello degli Evanescence culla la mia mente, tramutando l’amarezza in malinconia. Tanto meglio! La malinconia è una delle fragranze favorite della mia anima, m’inebria e mi fa sentire meglio.

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