Thursday, 2 November 2006

Oggi è Tutti Morti

Ancora tu ad ossessionare i miei sogni. E sono già tre notti di seguito. Meglio se non riporto quello che succedeva, perché i contenuti sono alquanto differenti dal sogno del Bosco.

Cambiando discorso perché oggi non ho voglia di torturarmi pensando a te (anche se poi lo farò comunque, ma almeno cerco di partire con il buon proposito), oggi sono costretto ad occuparmi d’un compito spinoso ed odioso: devo a recarmi presso il paesino dove vive mio padre (che non nomino perché non è degno di comparire sul mio Santuario... non è un paese, è un buco) allo scopo di ottenere i finanziamenti per il mio viaggio a Milano.

Già sopportare il mio signor Procreatore è un onere non indifferente, ma farlo in paese con la signora Ziaccia (che vive con lui) e con il resto del parentado che dovrò obbligatoriamente visitare diventa una tortura. Soprattutto se si considera che sono dei tirchioni allucinanti e le speranze di riuscire a scroccare qualche spicciolo per lo shopping gotico milanese sono pressoché nulle.
Lato positivo di ciò è che almeno non dovrò farmi scrupoli nell’uso del telefono (ergo, cercherò di chiamare Giulia). Poi, unica consolazione, il portatile del Procreatore che mi permetterà di rimanere in contatto con la civiltà persino dall’estremo pozzo infernale dove passerò la notte.

Altra visita d’obbligo in paese sarà la tomba dei Nonni. Poretti, non ho nulla contro di loro, solo che credo che mi deprimerò: la vista di un cimitero insulso come quello risulterà insopportabile ad uno che è abituato a considerare i Cimiteri un’opera d’arte, nonché fantastici set fotografici. Fosse per me, tuttavia, opterei per passare la giornata lì, visto che il resto del paese è culturalmente meno stimolante, e per le strade si vedono mediamente la metà delle anime vive che si possono trovare lì.
Personalmente, la Commemorazione dei Defunti è la festa che odio maggiormente insieme a San Valentino: sono entrambe due occasioni ipocrite di spendere il denaro. I Morti non trarranno alcun giovamento dall’esser stati ricordati per un giorno con i crisantemi e due lacrime false e giacere nell’oblio i restanti 364. È solo una facciata ipocrita da bravi parenti che si ricordano con finto dolore dei cari scomparsi.
Tuttavia, quest’anno me la sto godendo, “Tutti Morti”. Non so, mi sento un po’ il festeggiato. In quest’ultimo periodo sono un cadavere che respira, null’altro. E poiché in questi giorni il mio umore è funereo e l’espressione del mio viso ricorda quella di un morto, credo di potermi tranquillamente considerare incluso nella festività.

1 comment:

  1. Ah, vieni a Milano?

    Accidenti, avevo detto che al cimitero ci andavo questa mattina.. A dire il vero è il posto più silenzioso che conosca, e di solito è anche il più solitario.. E fai conto che è dietro casa mia ^^ Credo che di uscita dal barbiere mi dirigerò direttamente lì.

    Magari gira il paesino alla ricerca di qualcosa da fotografare, io lo faccio spesso quando mi ricordo di portarmi dietro la digitale.. Buon viaggio, in ogni caso!



    Takes

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