È il 31 dicembre. Domani inizierà il 2007. Ergo, il 2006 si avvia a morire, ed è giunto il momento di tirare le somme e definire cosa ha significato quest’anno per me, cosa è stato utile e cosa no, cosa positivo e cosa negativo, e che voto assegnare al complesso degli eventi.
Anche se teoricamente andrebbe alla fine, parto da questa considerazione: il 2006 è stato, nel complesso, un anno decisamente positivo. Ci sono state molte cose brutte, ma quelle belle sono state o più numerose, o più importanti, andando a far vertere l’ago della bilancia verso un bel +.
Nell’analizzare l’anno quasi concluso, inizio dall’amaro.
1) La salute. Per quanto riguarda la salute, posso dire che quest’anno è stato piuttosto disastroso. Ho aperto in bellezza con una ferita da 3 punti alla mano sinistra il 2 gennaio che ha lasciato una brutta cicatrice, passando per una sfilza di raffreddori, influenze, l’antitetanica che mi ha fatto salire la febbre a 39 in piena estate, i buchi all’orecchio che non ne volevano sapere di guarire, il raffreddore in vacanza a Malta, i capelli che cadevano, la sospetta anemia (almeno quella mi è stata risparmiata) e, ciliegina sulla torta, lo stress di avere una madre operata che non da tregua né fisicamente, né psicologicamente.
2) La situazione geografica. Questo è stato l’anno in cui mi sono reso definitivamente conto di vivere nel lembo estremo degli Inferi. Vivere su un’isola è scomodissimo per via delle ovvie difficoltà di trasporto. Quando lo dico, tutti sgranano gli occhi dicendo “Ma che dici? La Sardegna è bellissima!”. Piacere che è bellissima, se ci venite in vacanza, ma provate un po’ a viverci. Per ogni sciocchezza tocca prendere la nave o l’aereo. Senza contare che vivere in una città piccola come Alghero è una tortura per uno che tende all’eccentricità. Tutti si conoscono e tutti sono prontissimi a giudicare senza prima dare uno sguardo a sé stessi. Senza contare la pesante carenza di strutture. Ergo, il 2006 ha aggiunto alla mia vita ad Alghero una sensazione di soffocamento, e non vedo l’ora di andarmene.
3) L’impegno. La scuola mi è proprio salita sullo stomaco. Non la sopporto più, e mi è sempre più difficile impegnarmi, trovare una motivazione. Ma mi sto comunque costringendo a fare qualcosa, il Pezzo-Di-Carta è necessario. Ho anche allentato l’impegno musicale abbandonando il pianoforte, ed ora lo pratico per conto mio senza frequentare più le lezioni. Forse, però, in ciò c’è un lato positivo, perché ora suono quel che pare e piace a me, quando, come e se ne ho voglia, e non mi lascio tediare da esercizi di meccanica o simili. Mi sono sganciato anche dal mio impegno religioso, e ho messo una pietra sopra Paganesimo e Stregoneria. Non fa per me.
Nell’analizzare l’anno quasi concluso, inizio dall’amaro.
1) La salute. Per quanto riguarda la salute, posso dire che quest’anno è stato piuttosto disastroso. Ho aperto in bellezza con una ferita da 3 punti alla mano sinistra il 2 gennaio che ha lasciato una brutta cicatrice, passando per una sfilza di raffreddori, influenze, l’antitetanica che mi ha fatto salire la febbre a 39 in piena estate, i buchi all’orecchio che non ne volevano sapere di guarire, il raffreddore in vacanza a Malta, i capelli che cadevano, la sospetta anemia (almeno quella mi è stata risparmiata) e, ciliegina sulla torta, lo stress di avere una madre operata che non da tregua né fisicamente, né psicologicamente.
2) La situazione geografica. Questo è stato l’anno in cui mi sono reso definitivamente conto di vivere nel lembo estremo degli Inferi. Vivere su un’isola è scomodissimo per via delle ovvie difficoltà di trasporto. Quando lo dico, tutti sgranano gli occhi dicendo “Ma che dici? La Sardegna è bellissima!”. Piacere che è bellissima, se ci venite in vacanza, ma provate un po’ a viverci. Per ogni sciocchezza tocca prendere la nave o l’aereo. Senza contare che vivere in una città piccola come Alghero è una tortura per uno che tende all’eccentricità. Tutti si conoscono e tutti sono prontissimi a giudicare senza prima dare uno sguardo a sé stessi. Senza contare la pesante carenza di strutture. Ergo, il 2006 ha aggiunto alla mia vita ad Alghero una sensazione di soffocamento, e non vedo l’ora di andarmene.
3) L’impegno. La scuola mi è proprio salita sullo stomaco. Non la sopporto più, e mi è sempre più difficile impegnarmi, trovare una motivazione. Ma mi sto comunque costringendo a fare qualcosa, il Pezzo-Di-Carta è necessario. Ho anche allentato l’impegno musicale abbandonando il pianoforte, ed ora lo pratico per conto mio senza frequentare più le lezioni. Forse, però, in ciò c’è un lato positivo, perché ora suono quel che pare e piace a me, quando, come e se ne ho voglia, e non mi lascio tediare da esercizi di meccanica o simili. Mi sono sganciato anche dal mio impegno religioso, e ho messo una pietra sopra Paganesimo e Stregoneria. Non fa per me.
Come si può evincere, i lati negativi dell’anno sono stati solo tre. Passiamo a quelli positivi.
1) Il livello personale. Questo è stato l’anno più introspettivo che abbia mai avuto. Come già accennato nel post sull’anniversario Lottiano, mi sono guardato in profondità, cercando di migliorarmi ed accettarmi. Ho superato molti dei miei complessi, a partire dall’insicurezza, fino a parte delle manie di persecuzione, per culminare con l’abbandono totale dell’odio verso Me Stesso. Adesso mi amo, mi idolatro, ho smesso di considerarmi brutto e, anzi, mi considero bellissimo. Sono passato dal disprezzo più totale verso Me Stesso al Narcisismo semi-patologico. Ho imparato a trasformare i miei difetti, nascondendoli o mutandoli in sublime. Ho scoperto la mia Gothness ed ora vivo in pace con il mio lato oscuro, trovando qualcosa di positivo anche nelle situazioni più nere, sapendo di non essere il solo a stare male e traendo coraggio da questo pensiero. Ed ho fatto anche introspettive ben più interiori, abbracciando sfumature di Me che prima avevo solo intravvisto, ma sulle quali non mi ero soffermato. Forse più per pigrizia che non perché le temessi. Anche dal punto di vista estetico sono migliorato: non ho quasi più acne, ho lasciato crescere i capelli, ho iniziato a truccarmi e a smaltarmi le unghie. E devo dire che ora mi piaccio.
2) Il livello interpersonale. Il 2006 ha portato quasi tutti i miei amici. Non mi soffermo molto su questo punto perché l’ho già affrontato nel post su Lot. Ho anche migliorato i miei rapporti con i compagni di classe (applauso), e sebbene l’umanità in generale mi faccia sempre più schifo, non desiderò più un diluvio universale perchè tutto sommato ci sono molte persone che andrebbero salvate. Inoltre, ho finalmente trovato l’Amore, e con esso la felicità.
3) Il livello culturale. Durante il 2006 ho avuto modo di completare la discografia dei Within Temptation, ho iniziato ad amare i Placebo, ho conosciuto i Delain e diverse altre band gotiche, ho assistito al ritorno degli Evanescence. Musicalmente, quest’anno mi ha portato tantissimo, a partire da (lo ribadisco perché è il mio orgoglio) la discografia completa ed originale degli Evanescence, ovvero tutti gli album ed i singoli (mi mancano solo gli EP, che ho comunque semi-originali), per finire con il concerto dei miei Dei a cui ho potuto assistere dalla prima fila. Anche la letteratura presenta un bilancio positivo, poiché ho letto il libro che in assoluto prediligo, ovvero Il Ritratto di Dorian Gray. Le mie conoscenze delle arti figurative hanno iniziato a spaziare anche fra le opere contemporanee, ma non quelle “ufficiali” (ovvero quelle che espongono nei musei e che, personalmente, trovo orrende), ma bensì i disegni e le fotografie gotiche, che hanno su di me un fascino estremo. Ultimo ma non meno importante, il cinema; quest’anno ho visto il film che mi ha maggiormente colpito, ovvero Velvet Goldmine. Inoltre, ho scoperto, come attore, Stuart Townsend, che rappresenta per me il modello della perfezione maschile (un applauso ai coniugi Townsend!). Anche se non si tratta propriamente di cinema, è sempre un campo affine, quindi ricordo qui l’ultimo capitolo del mio serial preferito, ovvero Streghe. È stata una conclusione degna degli 8 magici anni che mi ha fatto trascorrere.
4) Il livello ludico-ricreativo. Questo è stato, come già detto, l’anno di Lot, ma non solo. Ho fatto numerosi viaggi: gita in Liguria, viaggio in Siria, a Malta, la breve vacanza a Cagliari e, più importante di tutti, i due giorni di Milano. In particolare, quest’ultimo viaggio da solo è sufficiente a classificare il 2006 come anno fantastico indipendentemente da tutto il resto. Durante questo viaggio sono stati compiuti due importanti passi nella mia vita, ed ho valorizzato qualcosa che ho sempre creduto un peso ed invece era prezioso. Ho inoltre iniziato il corso di canto, qualcosa che volevo fare da molto. Grazie ad esso ho migliorato il controllo della mia voce, ed ora sentirmi che canticchio appresso alle canzoni degli Evanescence è un po’ meno una tortura.
1) Il livello personale. Questo è stato l’anno più introspettivo che abbia mai avuto. Come già accennato nel post sull’anniversario Lottiano, mi sono guardato in profondità, cercando di migliorarmi ed accettarmi. Ho superato molti dei miei complessi, a partire dall’insicurezza, fino a parte delle manie di persecuzione, per culminare con l’abbandono totale dell’odio verso Me Stesso. Adesso mi amo, mi idolatro, ho smesso di considerarmi brutto e, anzi, mi considero bellissimo. Sono passato dal disprezzo più totale verso Me Stesso al Narcisismo semi-patologico. Ho imparato a trasformare i miei difetti, nascondendoli o mutandoli in sublime. Ho scoperto la mia Gothness ed ora vivo in pace con il mio lato oscuro, trovando qualcosa di positivo anche nelle situazioni più nere, sapendo di non essere il solo a stare male e traendo coraggio da questo pensiero. Ed ho fatto anche introspettive ben più interiori, abbracciando sfumature di Me che prima avevo solo intravvisto, ma sulle quali non mi ero soffermato. Forse più per pigrizia che non perché le temessi. Anche dal punto di vista estetico sono migliorato: non ho quasi più acne, ho lasciato crescere i capelli, ho iniziato a truccarmi e a smaltarmi le unghie. E devo dire che ora mi piaccio.
2) Il livello interpersonale. Il 2006 ha portato quasi tutti i miei amici. Non mi soffermo molto su questo punto perché l’ho già affrontato nel post su Lot. Ho anche migliorato i miei rapporti con i compagni di classe (applauso), e sebbene l’umanità in generale mi faccia sempre più schifo, non desiderò più un diluvio universale perchè tutto sommato ci sono molte persone che andrebbero salvate. Inoltre, ho finalmente trovato l’Amore, e con esso la felicità.
3) Il livello culturale. Durante il 2006 ho avuto modo di completare la discografia dei Within Temptation, ho iniziato ad amare i Placebo, ho conosciuto i Delain e diverse altre band gotiche, ho assistito al ritorno degli Evanescence. Musicalmente, quest’anno mi ha portato tantissimo, a partire da (lo ribadisco perché è il mio orgoglio) la discografia completa ed originale degli Evanescence, ovvero tutti gli album ed i singoli (mi mancano solo gli EP, che ho comunque semi-originali), per finire con il concerto dei miei Dei a cui ho potuto assistere dalla prima fila. Anche la letteratura presenta un bilancio positivo, poiché ho letto il libro che in assoluto prediligo, ovvero Il Ritratto di Dorian Gray. Le mie conoscenze delle arti figurative hanno iniziato a spaziare anche fra le opere contemporanee, ma non quelle “ufficiali” (ovvero quelle che espongono nei musei e che, personalmente, trovo orrende), ma bensì i disegni e le fotografie gotiche, che hanno su di me un fascino estremo. Ultimo ma non meno importante, il cinema; quest’anno ho visto il film che mi ha maggiormente colpito, ovvero Velvet Goldmine. Inoltre, ho scoperto, come attore, Stuart Townsend, che rappresenta per me il modello della perfezione maschile (un applauso ai coniugi Townsend!). Anche se non si tratta propriamente di cinema, è sempre un campo affine, quindi ricordo qui l’ultimo capitolo del mio serial preferito, ovvero Streghe. È stata una conclusione degna degli 8 magici anni che mi ha fatto trascorrere.
4) Il livello ludico-ricreativo. Questo è stato, come già detto, l’anno di Lot, ma non solo. Ho fatto numerosi viaggi: gita in Liguria, viaggio in Siria, a Malta, la breve vacanza a Cagliari e, più importante di tutti, i due giorni di Milano. In particolare, quest’ultimo viaggio da solo è sufficiente a classificare il 2006 come anno fantastico indipendentemente da tutto il resto. Durante questo viaggio sono stati compiuti due importanti passi nella mia vita, ed ho valorizzato qualcosa che ho sempre creduto un peso ed invece era prezioso. Ho inoltre iniziato il corso di canto, qualcosa che volevo fare da molto. Grazie ad esso ho migliorato il controllo della mia voce, ed ora sentirmi che canticchio appresso alle canzoni degli Evanescence è un po’ meno una tortura.
Di conseguenza, stranamente i pro superano il contro e per la prima volta il bilancio si chiude in positivo. Adesso, spero che il 2007 sia un anno altrettanto proficuo.
Buona notte di San Silvestro a tutti.
Buona notte di San Silvestro a tutti.
CaVo sono felicisssssima per te!
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