Wednesday 31 December 2008

Bilancio del 2008

I’m on a tender trip,
Slowly I’m loosing grip.
Madness is in the air, I fear.
Stay, you’re my acid-queen.
Stay on my faded team,
Run through the corridor with me.

Tears falling from the sky,
Words from a lullaby:
Everything beautiful dies.
For now we’re hanging in,
Though we are blessed with sin,
You make my tired heart sing.

Credo sia arrivato il momento di tracciare un bilancio di questo 2008. Il quale ha meno di dodici ore di vita rimaste, ormai. E, credetemi, il solo pensiero mi stringe il cuore.
Probabilmente dipende dal fatto che in questo momento mi sento felice, ma mi sento di chiudere il bilancio in positivo, molto positivo.

Certo, di aspetti negativi quest’anno ne ha avuti: un marzo tutt’altro che piacevole, tutto lo stress e il logorio dei rapporti con la Mater nel periodo degli esami, la fine della mia storia di nove mesi, un periodo agosto-novembre semplicemente da cancellare, lo stress da trasferimento, Veronica a Forlì invece che a Treiste, la fine della dipendenza da Lot (che, checché se ne dica, era una divertente valvola di sfogo), i progetti solisti della Signora Hartzel che condannano di fatto gli Evanescence a morte, non essere riuscito a fare una cosa che avrei dovuto fare “entro l’estate” (cit. Bea)… e, sinceramente, non me ne vengono in mente altri.

Gli aspetti positivi, ugualmente, ci sono stati: il diploma con 98 in primis; essere entrato alla SSLMIT di Trieste; il trasferimento; la vita universitaria, gli amici, le bevute, l’abbandono dei rapporti esclusivamente virtuali; i concerti dei Nightwish e degli Epica; essere diventato un fan di più band e cantanti che non nei passati cinque anni assieme: Theatre of Tragedy, Epica, Emilie Autumn, Tristania, After Forever, Sirenia, Agua de Annique, Leandra, The Crest, Akphaezya, múm, Octavia Sperati; aver iniziato a leggere Angel Sanctuary di Kaori Yuki, e pure Ludwig e le altre opere minori; Rosieeel!!!!; il viaggio a Londra con Ginevra, tutto lo shopping a Camden Town; l’ampliamento della mia gallery su deviantART e il progressivo miglioramento del mio stile; i capelli lunghi, il miglioramento anche del mio stile nel vestirmi.
E il racconto che ho iniziato a scrivere. Ma qui il 2008 mi ha solo fornito il momento, il resto è farina del mio sacco.
E due amicizie che sono nate sulle ceneri del mio rapporto di nove mesi con due persone a cui voglio un mondo di bene. Quelle sì che sono state un vero regalo di questo 2008.

Aspettative per il 2009? Non molte, sinceramente. Sto provando ad imparare a vivere la mia vita nel presente, invece che nel futuro (anche perché, d’altro canto, ormai non ho un grosso bisogno di proiettarmi nel futuro per sfuggire a un presente insulso). Ma, comunque, qualcuna c’è: praticamente due terzi dei musicisti che seguo faranno uscire qualcosa – come ha detto la adorabile fata admina del forum degli Evanescence in riferimento al fatto che ancora non si hanno notizie concrete della Signora Hartzel, “questo 2009 sarà scoppiettante di novità, me lo sento”; “Ovvio”, le ho risposto io, “si sono già mossi tutti, tranne Amy”. Non l’ha presa molto bene, infatti ora ho un ban che mi pende sul capo. Poi spero di fare la cosa che andava fatta entro l’estate, e possibilmente entro l’inverno, che poi inizio a invecchiare; a questo proposito, tagliare il traguardo dei venti, che prima si cava il dente e prima si leva il dolore; rifarmi la carta d’identità senza l’obbrobriosa foto di me quindicenne coi capelli cortissimi (l’avreste mai detto?); andare al Lucca Comics, finalmente, e possibilmente fare anche il cosplay di Rosiel; e visitare Torino.

E questo è quanto. Saluto il 2008 con un grande bacio ed un grande grazie, e accolgo il 2009 a braccia aperte sperando che sia buono con me. Non mi entusiasma il fatto che probabilmente la prima ora e mezza sarà simile a quella del 2007 (tornate indietro di cinquantamila post e leggerete com’è stata), ma conto di recuperare poi. E poi, quest’anno ci sarà la mia tesora a mezzanotte, cosa che allora non c’era, per cui andrà tutto bene, in un modo o nell’altro.
E no, non lo dico perché sono diventato ottimista tutto d’un colpo. Lo dico perché la cosa più importante che ho imparato da questo 2008 è che le cose vanno sempre come devono andare. Sempre.

Buon anno a tutti.

Tuesday 30 December 2008

Yeah!

Due motivi per essere di buon umore:

1) Grazie a Marco/Lovelorn (da non confondere col ragazzino mestruato bersaglio del mio veleno) sono riuscito a rimettere il caro, vecchio Messenger 2008 che tanto rimpiangevo, dopo che Giovanni mi ha fatto mettere a tradimento l’orribile versione 2009 senza plus. This made my day.
2) Ho trovato le fanfiction yaoi su Rosiel x Catan. E ne ho pescata una davvero ben scritta, cosa abbastanza rara. Potete trovarne qualcuna in italiano
qui, e qualcosa in inglese qui. This made my day even more.

Thursday 25 December 2008

Gothic X-mas!


A Dark And Cozy Christmas by GothicNarcissus
We’re gonna have a Gothic Christmas,
That is what we’ll do.
We’re gonna have a Gothic Christmas,
Hope you’ll have one too.
Santa’s going to wear a black dress
Just for me and you.
Santa’s going to grunt in Latin
And slay a dragon or two.

Rudolph, he will change his name,
‘Cause Rudolph just sounds really lame.
Now we’ll call him Ragnagord,
The evil reindeer overlord.
His nose it shall be red no more,
It will be blackened to the core.
His eyes will glow an evil glow,
To guide the chariot through the snow.

We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas.

We’re gonna have a Gothic Christmas,
That is what we’ll do.
We’re gonna have a Gothic Christmas,
Hope you’ll have one too.

We want to wish you a Gothic Christmas,
We want to wish you a Gothic Christmas,
We’re gonna wish you a Gothic Christmas,
Hope you will have a Gothic Christmas too!


[ Within Temptation ]

Wednesday 24 December 2008

Remember

Pensandoci ora, oggi sono tre anni esatti che conosco Frikka. Mica pizza e fichi, insomma.
Sarà per questo che il mio subconscio mi ha spinto ad ascoltare i The Gathering tutto il giorno, anche mentre facevo l’Albero di Yule?


Un bacio, Frì!

Sono gotico?

In fase di pulizia generale dell’HD del mio computer, ho ripescato il celeberrimo articolo di Famiglia Cristiana in cui si faceva una crociata contro la cultura Gothic, quello "se cinque o più di questi segni sono presenti, allora è un adepto". Dato che non l’ho ancora fatto qui sul Santuario, vediamo se ci arrivo, a cinque: segnerò quelle che mi si addicono con una crocetta [x].

Qui vengono elencati alcuni pericolosi segni indicanti l’allontanamento dal Signore da parte di vostro figlio.
Il Gothic è una cultura molto oscura e spesso pericolosa a cui molti partecipano giovani adolescenti.
La cultura Gothic conduce giovani e innocenti menti in un mondo immaginario di malvagità, oscurità e violenza.
Se 5 o più delle caratteristiche seguenti sono abbinabili al vostro bambino, vi prego di aiutarlo ad allontanarsi dalle tentazioni di Satana attraverso consigli ma anche preghiere.


[x] Si veste spesso di nero.
[x] Si mette t-shirt di band o riferite al rock.
[x] Mette quantità eccessive di rossetto, smalto per le unghie e makeup nero.
[x] Si mette ogni tipo di strani gioielli di metallo e con simboli, come: croci rovesciate, pentagrammi, pentacoli, o altri simboli di Satana.
[x] Manifesta interesse verso tatuaggi e piercing.
[x] Ascolta musica gothic oppure ogni altro tipo di musica antisociale. (Eliminate ogni tipo di questi album).
[x] Fa amicizia con altra gente che si veste, si atteggia o parla in modo eccentrico.
[x] Si mostra disinteressato riguardo ad attività costruttive, come: la Bibbia, pregare, chiesa o sport.
[x] Sembra molto interessato alla morte, ai vampiri, alla magia e all’occulto, alla stregoneria o qualsiasi altra cosa che implichi Satana.
[x] Si droga.
[x] Beve alcolici.
[x] Ha istinti suicidi o è depresso.
[x] Si taglia, brucia o partecipa ad ogni genere di autolesionismo
[x] Si lamenta di annoiarsi.
[x] Dorme troppo, o troppo poco.
[x] È eccessivamente sveglio durante la notte.
[x] Odia il sole oppure ogni altro tipo di luce.
[x] Chiede troppa privacy.
[x] Passa molto tempo in solitudine.
[x] Chiede tempo per stare da solo e in silenzio. (Questo perché potrebbe parlare con gli spiriti malefici attraverso la meditazione.)
[x] Insiste per passare del tempo da solo con i suoi amici, senza l’accompagnamento di un adulto.
[x] Non porta rispetto alle autorità; insegnanti, preti, e anziani, ma anche altri.
[x] Non va a scuola.
[x] Passa molto tempo fuori casa.
[x] Mangia troppo o troppo poco.
[x] Mangia cibi gotici.
[x] Beve sangue o manifesta interesse nel berlo. (I vampiri credono che questo attiri Satana. Questa azione è molto pericolosa e deve essere fermata immediatamente.)
[x] Guarda la televisione via cavo o altri programmi corrotti. (Chiedi alla tua chiesa locale per i programmi che tuo figlio dovrebbe guardare)
[x] Gioca a videogame che contengono violenza oppure videogame di ruolo.
[x] Usa internet eccessivamente oppure passa molto tempo sul PC.
[x] Fa simboli satanici e/o fa headbanging ascoltando musica.
[x] Balla in modo sensuale o provocatorio.
[x] È omosessuale e/o bisessuale.
[x] S’interessa di religioni pericolose: Satanismo, Filosofia, Paganesimo, Wicca, Induismo e Buddhismo.
[x] Indossa spille, adesivi, o qualsiasi altra scritta come: “Sono gothic”, “Sono morto”, “Sono così gothic”.
[x] Si definisce gothic.

Se cinque o più di queste cose vengono fatte da tuo figlio, intervieni subito. La cultura gothic è pericolosa e avvicina a Satana.
Fermatela in tempo!

Ehm, uhm… ci sono arrivato a cinque?!

Tuesday 23 December 2008

Un sogno natalizio d’infanzia

Oggi, dopo quindici lunghi anni, si è finalmente avverato un sogno natalizio che ho sempre avuto. fin da quando ero un tenero bambino di quattro o cinque anni. Per capire la portata dell’evento, però, è necessario un piccolo preambolo.

Sin da quando ho memoria, ho sempre detestato il presepe ma amato profondamente l’albero di natale (ho poi scoperto che era in realtà l’albero di Yule, il che spiega perché mi piacesse, oltre il fatto che fosse colorato e sbrilluccicoso). Ma il mio albero di natale non è mai stato il classico albero, di quelli in cui tutti gli addobbi sono di uno, massimo di due colori: il mio è sempre stato un trionfo di colori diversi armonicamente contornati dai rami verdi.
Ora, quando avevo quattro anni, capitò che il nastrino fucsia fosse diventato ormai troppo vecchio: era bruttino e spelacchiato e perdeva i pelucchi luccicanti dappertutto (ogni anno, tirando fuori l’albero, ne trovavamo sempre qualcuno attaccato ai rami in plastica, perfino l’anno scorso!), per cui decidemmo di buttarlo. Il problema era che quell’anno i nastrini fucsia erano passati di moda e non li trovammo.
L’anno dopo, girammo in vano tutti i più grandi negozi di Sassari, compresa l’attuale galleria Auchan che all’epoca si chiamava Città Mercato (che, per un bambino di cinque anni sembrava davvero una città), senza trovarli, cosa che mi fece fare dei pianti colossali. E, di anno in anno, la ricerca continuava infruttuosa, senza che ci fosse traccia dei nastrini fucsia. Fino a quando crebbi e mi misi l’anima in pace.

Ebbene, oggi, passando davanti a un negozio dei cinesi, qualcosa in una delle vetrine ha catturato la mia attenzione: un luccichio fucsia. Mi sono avvicinato con gli occhi sgranati ed era lì: in mezzo a quelli dorati, luccicava un nastrino fucsia. No! Impossibile! Mi sono fiondato nel negozio e l’ho comprato.
Così, finalmente, dopo quindici anni, il mio Albero di Yule finalmente completo… è qui! (parte la musichetta di Carramba e Fratè… pardon, la Carrà si asciuga gli occhi umidi con un fazzoletto). Domani, quando mi deciderò a farlo, farò qualche foto e la pubblicherò.

Cripta onirica: censored edition

Ottimo: abbiamo appurato che è meglio evitare di leggere fanfiction pesantemente yaoi (su Rosiel x Catan, peraltro) prima di andare a dormire. Altrimenti, poi finisco per fare sogni pesantemente porno.

Peraltro, facciamo gli auguri al mio burattino
Dorian, che oggi compie tre anni lottiani. Noterete che ultimamente sono parecchio ossessionato da Rosiel: lo sto usando anche per il suo avatar. Comunque, amo molto questo mio bimbo: senza di lui, non ci sarebbe nemmeno stato il racconto (che attualmente è al capitolo 23, per la cronaca).

Monday 22 December 2008

Presentazione del nuovo template: A Rose For The Dead

Ricordo una sera di tanto tempo fa, verso metà ottobre del 2006. Sedevo in pullman, di ritorno da Sassari, e trascorrevo il tempo come sempre al telefono con Giulia. Ricordo nitidamente che mi disse che non le piaceva particolarmente il soggetto dell’avatar del mio personaggio di Extremelot, Dorian (all’epoca aveva pure un altro nome). Io le dissi che non m’importava molto, perché non l’avrei mai cambiato. Lei sorrise con condiscendenza e l’aria di una che la sapeva lunga. Nel giro di poche settimane, passai da Zell Dincht di Final Fantasy VIII a Stuart Townsend in versione Dorian Gray de La Leggenda degli Uomini Straordinari.
Non ricordo se prima o dopo, ma molto probabilmente dopo, perché all’epoca il Santuario era stato appena edificato, facemmo un discorso esattamente identico sul template del mio blog. Lei non ha mai amato l’allora (ancora) Amy Lee, e di conseguenza non le piaceva particolarmente il template. Io le dissi che non l’avrei mai cambiato. Lei mi ricordò la scena dell’avatar. E indovinate chi aveva ragione, anche stavolta?

Inauguro, dunque, ufficialmente “A Rose For The Dead”, il mio nuovo template ispirato in parte ai Theatre of Tragedy (hanno un nome troppo bello per non usarlo in qualche modo), e in parte ancora maggiore a Angel Sanctuary di Kaori Yuki.
L’ho composto interamente io, e pertanto ne vado abbastanza orgoglioso. Anche se, in effetti, si è trattato solo di fare le immagini e cambiare le combinazioni di colori, dato che l’htm di base resta quello del template di The Open Door. Ma per uno che di programmazione non sa una mazza, direi che è anche tanto. Soprattutto perché ad esso è associata tutta una particolare simbologia.

In primo luogo, i vari ghirigori goticheggianti sono un riallacciarsi ai miei gusti estetici, perché amo questo genere di decorazioni. In secondo luogo, sono presenti riferimenti alla musica (i Theatre of Tragedy), alle Rose che amo (“So like a Rose”), e c’è perfino un elemento di continuità con The Open Door (il simbolo tratteggiato con le stelline in blu verso destra, che è presente sul disco). E poi, c’è la simbologia legata al soggetto dell’immagine.
Perché Setsuna e Rosiel di Angel Sanctuary? Perché proprio in questa posizione, con Setsuna quasi sepolto sotto le rose e Rosiel che si sporge sopra di lui a baciarlo (o a seppellirlo completamente)? Perché proprio loro, come coppia, sebbene io sia un strenuo sostenitore di Rosiel x Catan? Per rispondere a questa domanda, è necessario tornare ad ancora prima che io pensassi di aprire il Santuario, all’estate del 2006.
Quell’anno è stato cruciale, nell’ottica della mia vita: è stato il periodo in cui ho cominciato a diventare ciò che sono ora, a lasciar crescere i capelli, a vestirmi in maniera più particolare (e decente, prima avevo lo stile di un’ameba), ad entrare in contatto con ciò che ora costituisce il mio mondo e a conoscere molte persone che ora sono fra i miei migliori amici.
Una di queste persone, che purtroppo ora non sento più da secoli, ma che in passato è stata tanto importante da reggere il moccolo durante il mio primo bacio, fu fra le prime a mettermi in contatto col magico mondo dei manga di Kaori Yuki. Mi parlò in maniera un po’ vaga di Angel Sanctuary, dicendomi che somigliavo notevolmente a Setsuna (in effetti, a quell’epoca avevo i capelli suppergiù come i suoi), che è principalmente il motivo per cui l’ho tenuto per tutto questo tempo nella colonna di destra. Ora, per motivi che non sto a spiegare in modo da non rovinare la trama a coloro che per caso fossero interessati a leggere il manga (che vi consiglio caldamente), una serie di circostanze vuole che Setsuna e Rosiel abbiano esattamente gli stessi lineamenti del viso. La differenza sta solo nel colore degli occhi e dei capelli, nella lunghezza di questi e, soprattutto, nell’indole dei due personaggi. Setsuna è sostanzialmente buono, nonostante una notevole propensione a lasciarsi trascinare dagli eccessi e ad innamorarsi di chi non dovrebbe. Rosiel (che, ci teniamo a sottolinearlo, è un uomo. Molto gaio, molto effeminato, ma è e resta un uomo) invece è folle, malvagio e profondamente corrotto. E’ narcisista fino alla patologia, ama sempre e comunque in maniera insana, non si preoccupa di far del male pur di ottenere l’oggetto della propria passione e a dividerlo da chi questi ama già. Sentimentalmente è estremamente confuso, spesso e volentieri non capisce cosa vuole e non si accorge di averla già fra le braccia. Per egoismo, è capace di incredibili atti di generosità verso chi ama, e per amore è capace di crudeltà inimmaginabili, se queste possono portare giovamento al suo amato. Inoltre, veste in maniera originale, spesso e volentieri con completini gotici spettacolari.

Ora, appurato che il mio viso resta suppergiù lo stesso, più passa il tempo e più inizio a somigliare a Rosiel. Non solo per quanto riguarda la lunghezza dei capelli e lo stile nel vestire, ma anche come carattere. Mi sto incattivendo sempre più, i miei scrupoli stanno sparendo progressivamente e mi ritrovo ad essere sempre più egocentrico. Divengo sempre più consapevole del mio fascino e mi faccio sempre meno problemi ad usarlo. E sebbene sappia che la cosa non va poi molto bene, non me ne importa un granché. Per questo ho scelto l’immagine in cui Rosiel si china a baciare Setsuna sepolto sotto le rose: mi chino a metà fra un atto di affetto, di nostalgia ed un addio verso ciò che sono stato. Un po’ come il nuovo Santuario fa verso il Vecchio. Suppergiù, questa è l’allegoria principale del nuovo template.
E poi… diamine, lo volevo nero da secoli!

Sono curioso di conoscere le vostre reazioni ad un cambiamento tanto radicale. Alcune le ho già sentite (non sarebbe male poterle leggere anche nei commenti), ma di molte altre sono curioso. Fatemi sapere. E soprattutto, godetevi la permanenza nel nuovo Santuario. O Teatro. O Roseto. O, semplicemente, il Mio Regno.

Sunday 21 December 2008

Malice in Africaland

Inutile dirlo, di essere arrivato in Terra d’Africa me ne sono accorto nel giro poco più di dieci minuti dallo sbarco: il signor Procreatore è venuto a prendermi al traghetto e abbiamo impiegato mezz’ora per uscire dalla zona industriale di Porto Torres pur in totale assenza di traffico perché non esisteva un singolo cartello che indicasse la direzione per Algeri… oh, pardon, Alghero (nonostante tutte le altre destinazioni importanti della regione come Cagliari, Sassari o Timbuctù fossero indicate). Alla fine, ci siamo affidati alla nostra buona stella, e fortuna che non c’erano occultazioni (di navigatore satellitare non si parla nemmeno, ovvio).
La seconda conferma l’ho avuta dopo neanche metà della strada, quando il cartello all’incrocio (ormai fuori da Porto Torres) indicava “Alghero 20 km” e circa dieci minuti di viaggio dopo c’era “Alghero 21” (ovviamente, procedendo lungo la strada la meta si allontana). E, per completare il quadro, dopo un po’ ho visto le pecorelle biancherelle (cit.). (Per inciso, se alla parola “pecorella” associate un voluminoso e morbido batuffolo di lana, dimenticatevelo: le pecore della Terra d’Africa sono da latte, quindi la lana è sfibrata, infeltrita, stopposa e pure lurida e appiccicaticcia).

Escludendo il cantiere che ho trovato al posto della fontana di benvenuto all’ingresso settentrionale della “città” (che parolone!), Alghero non mi ha provocato la reazione repulsiva (o addirittura allergica) che mi aspettavo, nonostante ci fossimo immediatamente lanciati in un rally selvaggio negli sterrati urbani (trovare un metro quadro di asfalto senza buche in una delle vie cittadine è un lusso per Europei). Ma è anche vero che non ho ancora avuto a che fare direttamente con gli Algerini… pardon, Algheresi (se non per l’usuale parcheggio in tripla fila anche alle 8 del mattino). Sto cercando di prenderla con calma, in modo da non ritrasformarmi in un otaku per queste due settimane. Intanto, poter dire che “in fondo, siamo ad Alghero” con Giovix sarà un ottima valvola di sfogo. Poi, anche sputare bile e acido sul Santuario (per il quale sto progettando un radicale cambio di template) servirà da catarsi. Mah, auguratemi buona fortuna, ne ho bisogno.

Friday 19 December 2008

These are the Rings that fell apart

The Rings That Fell Apart by GothicNarcissus
Quest’anno Babbo Natale non mi porterà regali: sto iniziando le vacanze natalizie con i pensieri più cattivi per la testa, le speranze più marce, i desideri più malvagi. Perché sono profondamente egoista e perché voglio tutto ciò che è bello.
Desidero ardentemente che queste vacanze portino il disastro e che la lontananza scavi solchi profondi e incolmabili. Desidero che si spalanchino abissi che mi consentano di costruire un rifugio sicuro su un ciglio del baratro dove poter trionfalmente accogliere chi voglio io.

Perché sono profondamente marcio e cattivo, e non m’importa nemmeno. Voglio solo essere felice e ottenere ciò che desidero.

Wednesday 17 December 2008

Nuovo template

Molti avranno notato che per la prima volta da quando ho aperto il Santuario ho apportato un importante cambiamento al layout.

Avevo già modificato il template aggiungendo le falene per dargli un look ancora più Evanescence, ma non avevo mai modificato l’immagine principale. Ora, invece, l’ho fatto. È la modifica più profonda dal 2006 a oggi.

Non mi andava più di dover vedere la faccia di Amy Lee… pardon, di Amy Hartzel ogni volta che dovevo aprire il blog. (Sì, lo so, è lo stesso comportamento che ho con tutti i miei ex amori. Ma non vedo perché lei debba fare eccezione).
Ho tollerato molte cose, ma ormai siamo alla frutta. È tutta presa dai suoi giri a Disneyworld, i cestini portapranzo per la beneficienza, il suo album solista e, udite udite, le colonne sonore per i film per potersi preoccupare degli Evanescence. Dopo che aveva giurato e spergiurato che qualsiasi cosa avesse fatto in campo musicale sarebbe stato con la sua band per la quale aveva combattuto con unghie e denti. Dopo che, quando in un’intervista le avevano chiesto se volesse fare come Gwen Stefani o Fergie, che avevano usato i loro gruppi come trampolino di lancio per le rispettive carriere soliste, aveva detto che non era quel tipo di persona. Dopo All That I’m Living For.
E leggere a distanza di due settimane prima che “odia andare in tour e suonare sempre le stesse cose” in un’intervista e poi che “le manca sonare dal vivo e non vede l’ora di vederci” nel biglietto di auguri per i fan è stato il colpo di grazia. No grazie, niente schizofrenici o bugiardi ipocriti. Ergo, lei non è più la figura adatta per la testata del Santuario. La Porta Gotica rimane vuota fino a nuovo ordine.

Tuesday 16 December 2008

Aww! Aww! Aww! - Estasi

Catan, am I Beautiful?
Ora, io capisco che sembro sempre una fangirl, quando leggo qualcosa della Yuki. Ma in questo numero di Angel Sanctuary è stata particolarmente spietata nel mettere su scene shounen-ai-ose! Cioè, fra Catan nudo che corre a salvare Rosiel, Rosiel che gli si fionda fra le braccia e poi il bacio di cui sopra… beh… Kaori, ti amo! *___*

Rosiel x Catan forevvaH! <3

Monday 15 December 2008

Pattini!

La vita universitaria in una città europea offre numerosissimi spunti per tornare a casa felici la sera. Ad esempio, oggi sono andato a pattinare sul ghiaccio (o, come ho scritto a Bea, stavo tentando il suicidio su una lastra di ghiaccio con dei pattini ai piedi). Con orgoglio posso dire che essendo la prima volta che ho messo le lame ai piedi, sono caduto solo due volte, ma ho finto di farlo almeno una ventina per poter piombare fra le braccia di qualcuno che se ne intendeva un tantino di più (chough!).

Peraltro,
la seconda caduta si è svolta in maniera piuttosto comica: stavo a braccetto di una delle mie compagne, passa uno dei miei amici gridando “Brutti”, alla quale parola bam!, casco come una pera cotta. Credo si sia capito, ormai, che è una parola da evitare in mia presenza.

Ultima cosa da segnalare, chiamatemi pure The Serial Flirter: sono già al numero tre. Cosa che non ha a che vedere con la serata gaia di ieri notte all’Etnoblog: lì ho prestato più attenzione al film in bianco e nero che proiettavano senza sonoro su una parate (Che Fine Ha Fatto Baby Jane, in caso lo conosciate: a me è piaciuto un sacco) che non alla compagnia. Ma l’università è un terreno sufficientemente buono per andare a caccia (per i ragazzi: le ragazze si disperano per mancanza di materia prima).

On air today: December Elegy – Tristania

Heavenly December Elegy by GothicNarcissus

Friday 12 December 2008

Natale s’avvicina

Oggi ho comprato i biglietti per tornare ad Alghero, questo Natale. E già mi manca Trieste.

Per inciso,  il nuovo album dei Sirenia è leaked l’altro ieri e sinceramente, dopo averlo sentito, in me si è triplicata la voglia di prendere a schiaffi Morten per la figura fatta nel precedente. Per la serie: come farsi i buchi neri nella discografia.

Sunday 7 December 2008

In war and love

Il vicino truzzo mi ha beccato nella giornata sbagliata. Per ora tengo i The Gathering di Souvenirs (ovvero relativamente tranquilli) a tutto volume per combattere contro di lui, ma nulla mi vieta gli After Forever come contromisura, se non abbassa il volume.

Ps: ho deciso di entrare in Rapunzel mode: on (Rapunzel sarebbe Raperonzolo, per chi non legge la Yuki). Semplicemente, mi sedrò al balcone, scioglierò i capelli e attenderò che qualcuno si arrampichi e mi venga a prendere. Basta essere io a correre appresso alle persone.

Sunday 30 November 2008

Fumo

Una nuvola di fumo che si libra dai tetti verso un tramonto acido e nuvoloso. La mia finestra mi offre questo panorama, oltre alla città infradiciata dalla pioggia battente.


Affermazione
: è un bel po’ che non scrivo sul Santuario.
Domanda
: perché?
Risposta
: perché non accade nulla di sufficientemente rilevante da farmi pensare di sprecare una parte delle tre ore scarse di internet che ho a disposizione al giorno (che quasi sempre si riducono ulteriormente a causa degli impegni e della vita reale) scrivendo futilità sul Santuario.
Ma non vi ho dimenticati, tant’è vero che una volta tanto (soprattutto quando la noia incombe) posso anche permettermi di sprecare pochi minuti per scrivere futilità qui. E infatti, queste che sto scrivendo ora sono vere e proprie futilità.

Ps: mi sto alcolizzando. Credo di aver ingerito più alcool nel mese che ho trascorso qui a Trieste che non nei restanti diciannove anni. Che fortuna non soffrire di mal di testa post sbornia!


On air today: Epica, The Crest, Emilie Autumn.

Thursday 20 November 2008

Riflesso

E quando ritorno a casa la sera, il fiato corto per le innumerevoli scale e le mani che bruciano per il freddo tanto forte da dare la sensazione di sanguinare dalle nocche, mi strappo via la faccia in preda a una frustrata disperazione. E non provo alcun dolore: tutto il mio viso giace spalmato su un dischetto di cotone profumato di struccante e sporco di matita nera e correttore pallido. E allo specchio, al posto di una maschera di sangue e carne scorticata, c’è il viso anonimo di un ragazzino emaciato e scarno, insignificante, con due occhi rossi per il trucco, le occhiaie profonde, la pelle mangiata dalle macchie dell’acne e le labbra screpolate dal freddo.
Il viso di un estraneo. Non quello del bel fanciullo dagli occhi grandi ed espressivi esaltati dal contorno nero, con la pelle liscia e dal colorito uniforme che fa risaltare le labbra piene. Quello che sfila per la facoltà con i suoi bei jeans neri attillati, gli anfibi, la giacca eccentrica, la lunga sciarpa a righine e l’elegante basco nero. Quello che ogni giorno recita in una vuota parata ancora una volta caduta nel vuoto più assoluto.

Uno dei due è falso. In ogni caso, l’altro è un perdente.

Tuesday 18 November 2008

Comparison

In effetti, c’è una cosa che mi manca del liceo: avere cinque ore ogni mattina da dedicare alla lettura dei libri (ovviamente, tutti tranne quelli di testo). All’università è tutto diverso, e le lezioni le si trascorre a vedere cose che non ci sono (o a flirtare, se le cose invece ci sono davvero).

Credo che ora andrò a lavarmi i capelli, che magari lo shampoo mi penetra nel cervello e mi lava via la visione finalistica che ho di un mondo in cui le coincidenze, in realtà, esistono (no, non lo penso davvero, per questo avrei bisogno dello shampoo per cervelli).

Saturday 15 November 2008

How can the Darkness…?

I Can’t See Your Star by GothicNarcissus
Mi chiedevo…

Perché l’alba appare sempre fresca e delicata, i colori sono più brillanti, e le cose sono più luminose, mentre il tramonto appare spento e sfiorito, i colori sono opachi e tutto è più oscuro se, alla fine, la fascia dei crepuscoli è sempre una sola?


On air:   Your Star - Evanescence

Tuesday 11 November 2008

Be my Saturnine

The day I went away
I had to screw you over,
You guess I didn’t know, mh?
All the stuff I left you with
Is way too much to handle,
But you guess I don’t care, mh?

I don’t need to preach,
I don’t have to love you all the time…

Whatever on Earth possessed me
To make this bold decision
You guess I don’t need you, mh?
While whispering those words,
You cried like a baby,
Hoping I would care, mh…

I don’t need to preach,
I don’t have to love you all the time…

I don’t have to preach all the time…





Una cosa è certa: è un bello schifo anche stare da questa parte di Saturnine.
Un elefante si dondolava
Sopra il filo di una ragnatela.
Considerando la cosa interessante
Andò a chiamare un altro elefante.

Due elefanti si dondolavano
Sopra il filo di una ragnatela.
Considerando la cosa interessante
Andarono a chiamare un altro elefante.
 

La domanda ora è: perché gli elefanti riescono a dondolarsi su una ragnatela ma se entrano in una cristalleria fanno dei danni incalcolabili?

Friday 7 November 2008

Vita, varie ed eventuali

Stimato coinquilino,

purtroppo, questa è una casa dello studente, non una discoteca. Considerando che qui c’è gente che potrebbe voler studiare, riposare, leggere o, più semplicemente, avere gusti musicali diversi dai tuoi, perché non provi ad ascoltare la tua musica a volume non dico basso, ma almeno medio? O, in alternativa, se proprio vuoi continuare a tenerlo altissimo, usare delle cuffie o degli auricolari?

Sono certo che entrambi abbiamo sufficiente buonsenso da riuscire a venirci incontro l’un l’altro e risolvere la faccenda già per conto nostro.

Saluti e buona giornata.





Domani mattina, la mia scaletta prevede di versare il wc-net nel water in modo che agisca ed igienizzi in mia assenza, e poi infilare la nota che ho scritto sotto la porta dell’arabo truzzo della stanza di fronte, sperando che anch’essa agisca in mia assenza. Purtroppo, non ho la certezza che il baldo giovine abbia sufficiente materia grigia per cogliere la sottile allusione che ho messo alla fine, ma siamo fiduciosi.
Detto ciò, domani inauguro la stagione concertistica recandomi a Bologna per vedere gli Epica live al Palamalagutti. Ieri, invece, c’è stata l’inaugurazione della mia vita sociale, con la prima serata di cionfra tutti assieme a casa dei miei nuovi amici (parola grossa, ma “conoscenti” mi sembra troppo formale), che è andata a meraviglia. E, prima ancora, fra martedì e mercoledì si è inaugurata la mia vita accademica, che procede stressante ma, tutto sommato piacevole. Più in generale, la mia vita triestina va a gonfie vele: sono sistemato in una spaziosa singola con una spettacolare vista sul panorama della città, giro in autobus (sì, per uno che ha vissuto in Sardegna vedere che i trasporti cittadini funzionano è una cosa degna di nota), ho fatto delle foto quando è salita la Mater… insomma, è una vera pacchia. L’unica cosa è, adesso, cercare di aggiungere un tocco shonuen-ai (e, si spera, anche yaoi) al tutto. Cosa alla quale sto lavorando con ben due potenziali vittime (no, una non era sufficiente, ovviamente), e sinceramente spero di trovarmi di fronte a degli uke.
E questo è tutto per ora. Alla prossima con nuove notizie.

Tuesday 4 November 2008

Pensieri vari

Vivere a Trieste mi pone di fronte a molti interrogativi esistenziali degni di nota. Tipo:

• Perché il truzzo arabo della stanza di fronte alla mia non va e si fa esplodere da qualche parte come fanno tutti i suoi connazionali invece che produrre inquinamento acustico a breve distanza dalle mie orecchie?

• Perché, se su un cestino c’è scritto “solo carta” e sull’altro “solo plastica”, la gente a mensa getta tutto nello stesso?
Perché, se una persona è tanto ritardata – pardon, “neurodiversa” – da necessitare della mamma che l’accompagni in mensa, si iscrive all’università?
Perché mai si è sentita la necessità di creare un ennesimo, ridicolo, stupido termine come “neurodiversità”, a parte il ricordarmi “biodiversità” e farmi pensare ancora di più ad uno zoo?
Perché non istituiscono un limite legale di puzza corporea oltre il quale ai barboni è vietato salire sugli autobus?
Perché quei maledetti della Apple portano gli auricolari col gommino – quelli che uso da anni – solo nei centri Apple e non da MediaWorld, e anche lì tardano una cifra ad arrivare?

Bah. Basta con le domande. Domani inizio l’università e ci saranno le presentazioni dei vari corsi. Sinceramente non vedevo l’ora, ho voglia di socializzare un po’ – cosa che mi viene piuttosto male in mensa o nei corridoi dell’ERDISU, dove vivo, data la mancanza di spunti di conversazione.
Sabato, poi, ci sono gli Epica a Bologna e li vado a vedere – senza meet & greet, purtroppo, ma poco male, tanto poi firmano gli autografi. Quindi sì, è un bel momento della mia vita, in definitiva.


Dovrei scrivere e raccontare un po’ di Trieste e di come sono sistemato, ma sinceramente, avere internet ad ore mi fa sentire il fiato sul collo e prosciuga la mia vena scrittifera (neologismo). Magari scriverò un post su word non in linea e poi lo uploaderò, vediamo.

Friday 31 October 2008

All that’s done’s forgiven

Lacrymosa dies illia.
Lacrymosa, dona Eis requiem.
Amen.

In memoria di Matteo, una bellissima voce che mi ha fatto sognare al telefono.
E che, oggi, non mi manca più.

Give what’s worth remembering,
Give what’s worth dying,
Give it all, oh, back for more.
You just give it all, oh, back for more.

(Ps: ho scritto “Lacrymosa” con la Y perché è il nome di una falena, oltre che per la canzone degli Evanescence, per cui non bacchettatemi).


Free my mind,
Heal my scars,
Erase the past:
Dark days to forget
And memories to last
In my heart.

Free me now.


Ho sorpreso un po’ tutti, ieri notte. La Nipota per quarta. Un uomo che odio con tutto me stesso per terzo (che vorrebbe dire “si è risollevato”, eh? Dovrebbe tacere, proprio lui). Una ragazza a cui voglio bene per seconda, cancellando un po’ di incubi e giorni oscuri da dimenticare (cit.). Me stesso per primo: è crollata la mia maschera di ragazzo cattivo ed egoista (ma questo non lo diremo a nessuno, ovviamente), e il lato che ho ereditato dal nonno e dalla mamma è emerso. E sì, anche quello egoista, dopo tutto: se c’è qualcuno che voglio accanto sono disposto un po’ a tutto per tenerlo accanto a me. E io voglio che una persona mi resti accanto, perché il bene che le voglio non cambia per così poco (beh, proprio poco non direi, ma vabbè, in confronto al bene che c’è stato lo è).


Make me forget and forgive.
There’s no use
To go on and live.
Show me a way
To the sun.
H
eal my scars.



E non lo sto facendo perché amo i miei bimbi e per loro sono disposto a tutto. Non lo sto facendo per gonfiare il mio ego. Non lo sto facendo per pietà o carità. Lo sto facendo per amore (beh, “bene velle” ormai, per citare Catullo), perché se non mi aggrappassi alle persone a cui tengo, esse lascerebbero un vuoto nella mia vita, a prescindere dal modo in cui tengo a loro: un fidanzato come una cara amica.

E se davvero due persone si vogliono bene, nulla sarà perso per sempre.

Nothing will be forever gone:
Memories will stay and find their way.
What goes around will come around:
Don’t deny your fears,
So let them go and fade into light,
Give up the fight here.


Oggi sono felice.

Thursday 30 October 2008

+ c’è

A titolo puramente informativo: sono giunto a Trieste, mi sono sistemato nella camera, sono vivo, sto bene e mi riesco a connettere di già.

Più di questo non ho la forza di scrivere. E domani mi tocca un altro giro per uffici… ._.

Monday 27 October 2008

Partenza

Domani sono in partenza.

Caricare gli scatoloni in macchina, salutare Murka, la mamma, e poi partire verso Porto Torres e prendere il traghetto: questi sono i miei progetti per domani pomeriggio.

Non sono in vena di dire molto. Solo che non so quando riuscirò a connettermi da Trieste. Se riesco a trovare una rete wireless dalla quale scroccare, o se la casa dello studente ne è provvista e basterà pagare un tot per utilizzarla, sarò subito online. Altrimenti, dovrò stare ai comodi della Vodafone, dato che richiederò una chiavetta. E non so entro quando me la daranno: a Giovanni è arrivata dopo due settimane e più.

Vabbè, cerco di non pensare a questi punti oscuri, altrimenti rischio di avere una crisi respiratoria come l’altra sera, che sono entrato in paranoia perché mi sono ricordato di non aver letto Stonehenge di Kaori Yuki e, quindi, aver finito il volumetto di Gravel Kingdom, dopo che questo era già stato inscatolato.

Per cui, penso che in un modo o nell’altro tornerò online. Penso che avrò tutta la mia musica ed i miei libri. Penso che la Mater verrà a controllare la situazione e che, dato che le farò visitare la città, avrò almeno un minimo sindacale di fotografie da mettere su deviantART anche per novembre. Penso che l’8 novembre c’è il concerto degli Epica. Penso che continuerò a scrivere il mio amato racconto. Penso che, ehi, a proposito, inizierò l’università (EnteroGelmini permettendo). E che, comunque, il mio mondo me lo porto appresso e, senza il peso di un’adolescenza abbastanza disastrosa, potrò costruirmene uno nuovo lì.

Sì, ora sono più calmo. E vado a leggere Ludwig, così mi rilasso.

Thursday 23 October 2008

Can-can - part 2

L’Italietta è una repubblica pseudo-democratica fondata sulle scartoffie e su decine e decine di documenti che, all’atto pratico, costituiscono uno la fotocopia dell’altro ma che ogni singolo ufficio (anch’esso uno la copia dell’altro, e che potrebbe benissimo essere accorpato in un ufficio unico, se non ci fosse la necessità di dare stipendi astronomici a più direttori invece che uno) si riserva di accettare o meno a sua discrezione, costringendo il povero cittadino pardon, suddito a scarrozzarsi appresso un portafogli strapieno (il che, dopo tutto, ha una sua logica: è vuoto di soldi? Nessun problema, lo riempiamo di documenti, così ti senti la tasca pesante e sei contento).

Tutto questo per dire: alla ASL ho scoperto che per produrre una scartoffia che dichiara che ho rinunciato al medico curante e mi permette di prenderne uno nuovo a Trieste serve il libretto sanitario cartaceo e non la tessera sanitaria magnetica, la quale invece serve solo per richiedere assistenza all’estero, come codice fiscale (seh, come se fossi un cerebroleso che non lo riesce a ricordare a memoria) e per le spese farmaceutiche. (E l’impiegato mi ha anche dato del bugiardo perché sosteneva che al telefono mi aveva detto che serviva il libretto cartaceo quando non ha aperto bocca… spero che l’herpes che ha al labbro gli si diffonda in area genitale durante un tentativo di autosuzione).
Ma porca la trota, non si poteva fare un’unica tessera magnetica leggibile dai loro cavolo di pc che contenga tutte le informazioni necessarie, ah?

Tanto ormai lo si è capito che ogni volta che si necessita di un ufficio pubblico bisogna portarsi appresso la colonna sonora del post precedente, con quel can-can che è l’Italietta.

Can-can-capitolo 19!





A volte, l’ispirazione per il racconto viene fuori dai luoghi e nei momenti più impensati. Tipo il video di sopra col can-can, che mi ha dato l’idea per un episodio che ha fatto concludere con una nota divertente un capitolo che alla prima stesura è risultato forse un po’ troppo scialbo. Inoltre, sono riuscito a rendere Frisson in una maniera davvero spettacolare, avvicinandomi di molto all’originale lottiano.

Se devo essere sincero, però, ambientare un intero capitolo a Parigi è stato più impegnativo del previsto: ogni due righe ho dovuto fare ricorso a Wikipedia, Google Maps e Google Images, ma ne è valsa la pena. L’idea della città l’ho presa dalla canzone di cui sotto:



Caspita, e dire che avevo iniziato la stesura di questo capitolo l’1 Settembre… quasi due mesi per sei paginette di Word non va bene… devo assolutamente tornare in carreggiata!

Wednesday 22 October 2008

3 del mattino - scoperte casuali

3 agosto 2007

Ho trovato una giocata salvata in tale data in cui Dorian e Dietrich, che ancora si chiamava LouFrancis, giocavano in Locanda, ed era lì presente anche Roker, il quale, menzionato da Dorian, gli ha sussurrato.

Quindi la prima volta che ci ho giocato è stata con Dorian, non con Nocturno.

Monday 20 October 2008

Epillo

Avvenimenti rilevanti della notte scorsa:

Ho ricevuto una valanga di fav e commenti su deviantART.
• Ho ascoltato la musica.
• Ho partecipato al contest per il meet & greet con gli Epica.
• Ho sognato la bella Simone ed il bel Mark.

Auguratemi di avere fortuna col contest…

…anche se mi toccherà imparare i testi delle canzoni! ç__ç

(cit.)


The dynamic of symmetrical social riots
Can be summed together in broad statements
That one has become blueprint for all,
And all have been reduced to the space of one.


Così, una canzone a caso che sto ascoltando.

Sunday 19 October 2008

Ludwig

Aschen & Ludwig
Leggere Ludwig 3 di Kaori Yuki nonostante gli spoiler (tanto, motivo più, motivo meno per odiare una persona, ormai tutto fa brodo) è stato estatico, come avevo immaginato. Fra le contorsioni per le risate, le lacrime per le scene drammatiche, i sentimenti contrastanti per vari personaggi, le discese negli abissi delle turbe psichiche umane, è stato il solito viaggio assolutamente affascinante.
Ridendo e scherzando, abbiamo finito con le fiabe ed è ora per Ludwig di giocare sul serio. Inoltre, Lisette mi terrorizza sul serio, perché è un oggettivo ostacolo fra Ludwig e Wilhelm, e io li voglio vedere assieme (o per lo meno, voglio un finale ambiguo che lasci correre la mia fantasia in tale direzione).

Certo è che la Planet Manga sarebbe da prendere a lanciafiamme (o, come dice Gretel, da abbrustolire per benino) per la lentezza estenuante delle sue pubblicazioni: Ludwig 3 è stato pubblicato già ai primi di settembre (sebbene io non sia riuscito a comprarlo prima di giovedì e leggerlo prima di poco fa), e ancora non è uscito il 4. E io che devo fare, ora? Rosicare perché ancora non so il finale?
Mah, Kaori, confido almeno nel tuo buon senso: Ludwig è troppo un pezzo di figo per morire.

Friday 17 October 2008

Schegge di follia

Dottor Tomoe Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:
io credo che rientrerò
il gioco di Dò mi è entrato in stagnazione da quando Frisson è sparito in circostanze misteriose

[ : illusi
on! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]
scrive:
a
proposito, ma è proprio svanito
?
Dottor Tomoe
Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:

non ne ho idea, non mi va di sentirlo

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ] scrive:

appunto, è svanito
mi ha anche bloccato su msn - senza dirlo, infral'altro, il massimo della carineria
e coooooooooomunque, se tornassimo a giocare non sarebbe male, credo
Dottor Tomoe Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:
dipende, mi sa che ha cambiato contatt
se hai [contatto] l'ha cambiato

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]   
scrive:

n
o, avevo l'altro infatti
.
Dottor Tomoe
Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:

guarda che non entra da secoli, e
non è detto che ti abbia bloccata

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]   
scrive:

c
ol nuovo penso di sì, me lo dice la funzione della pulizia lista contatti del plus v.v
     
Dottor Tomoe
Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:

ahn

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]   
scrive:

a
meno che non mi si è impazzito, non so
u.u
Dottor Tomoe
Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:

a
ha cancellato anche me

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]   
scrive:

OLÈ

f
amo un festino
XD
Dottor Tomoe
◊ Essere Belli paga. Cinquanta euro, nella fattispecie scrive:

X
lo mettiamo nel nick? *___
Il festino dei bloccati da [Nome]: controlla ed unisciti a noi!

[ : illusion! esserciunmodo ; deveperlasciarmiandare ! ]   
scrive:

m
buahauahua

v
abbene

Risultato?
Nick:
Dottor Tomoe ◊ Il festino dei bloccati da Xxxxxx: controlla anche tu ed unisciti a noi!

Sottonick:
Giocare è semplice! Controlla se ti ha bloccato e metti la frase nel nick!

Tuesday 14 October 2008

Burn

È metà ottobre, ormai. Il trasferimento è prossimo, e io e mamma abbiamo tirato fuori le ultime cose da fare: i bagagli, qualche foto, ed un piccolo falò.
Così, mentre la prima parte è in progress, questo pomeriggio siamo andati poco fuori Alghero a sbrigare le altre due.

Piccolo servizio fotografico alla fonte del Cantèr, poi in una spiaggetta attigua. Dove abbiamo ammucchiato i brandelli di carta che una volta erano stati i documenti del divorzio, e abbiamo fatto ciò che ci eravamo promessi di fare la sera in cui li avevamo fatti a pezzi: cospargerli di alcool e darli alle fiamme.

You’re Only Ashes by GothicNarcissus
We’ll take our hearts outside, leave our lives behind and watch the stars go out…



A proposito.
Ho una data per il trasferimento:
il 27 ottobre.

Monday 13 October 2008

Cronaca

Ancona. Ragazzo di 23 anni sale sul tetto del vagone di un treno per fare delle foto, viene colpito da una scarica elettrica e muore.

Che modo stupido di morire…

Anche se bisogna dargli il dovuto: è morto per amore dell’Arte, il che gli rende onore. La sua morte ha tutto il fascino e l’inutilità del martirio.

Friday 10 October 2008

Varie ed eventuali: manga

Fairy Cube: Ainsel & Ian
Ho appena finito di rileggere Fairy Cube di Kaori Yuki, e non riesco a non sorprendermi ogni volta per quanto sia geniale quella donna. E sì, mi mancavano i vestitini gotici di Ainsel, quelli dark-goth da maschio di Shira (a cui continuerò sempre e comunque a rubare le idee), e a questo giro ho notato pure che Kaito ha una camicia identica alla mia da Gothic Lolito (per cui da oggi è ufficialmente ribattezzata Camicia-Kaito), solo che è chiara. E poi Raven è sempre il solito figo, e tutto il resto. Non mi soffermo a dire quanto amo la storia ed i disegni, perché èssendo di Kaori Yuki, è un capolavoro a priori.
Fairy Cube
è stata la prima opera articolata della Yuki che ho letto (nonché la terza in assoluto, le prime due erano Boy’s Next Door e Kaine), ed avevo comprato i primi due volumi assieme all’albo Angel Cage in una fumetteria di Padova nel giugno 2007, quando ero salito a trovare Giulia (per inciso, anche le prime due opere che avevo letto provenivano da Padova, e me le avevano spedite lei e la Alessandra. E fra l’altro, il terzo volume mi è stato spedito da Cagliari dall’altra Alessandra…).

Ora che ci penso, avrei anche da leggere Stonehenge, sempre della Yuki, ovvero l’altra storia presente sul volume di Gravel Kingdom, che avevo letto la notte prima di partire per Londra mentre lui mi dormiva al telefono. La sfida è prendere in mano il volume e aprirlo, il tutto mantenendo integro il petto.

E dato che siamo in tema, alle cinque faccio una telefonata alla fumetteria di Sassari Town e sento un po’ se hanno Ludwig 3, e magari se è uscito il 4, così li ordino e li vado a prendere e ho un’altra serie finita. Con la scusa, chiedo se hanno il sesto volume di Death Note, che mi si è dis-rilegato fra le dita mentre lo leggevo in aereo andando a Londra, stile metafora della mia vita sentimentale, data la modalità e la tempistica. E, per inciso, non sono più andato avanti con la lettura, nonostante abbia tutti i dodici volumi sopra di me allineati in libreria. Beh, beati loro che sono completi, perché God Child (torniamo a parlare della Yuki) non lo è, mi mancano i primi due. Ma, in fondo, quelli dal 3 all’11 li ho trovati fra Ferrara e Bologna nel periodo in cui non stavo con lui a marzo-aprile, per cui magari la sua assenza mi porta di nuovo fortuna e li trovo da qualche parte! (Questo sarebbe il pensiero positivo rivisto e corretto). E dato che ormai stiamo parlando di tutti i miei manga, non posso non buttare lo sguardo alla schiera di volumi di Angel Sanctuary che, per colpa di quei dannati di Planet Manga, crescono a ritmo miserrimo, un volume ogni due mesi. Così come Nana Collection della Yazawa, uno scaffale sopra. E speriamo che esca presto anche il resto di Viewfinder della Yamane, di cui ho il primo volume, che un po’ di yaoi fatti come si deve fanno sempre bene.

Argh, cosa non darei per andare al Lucca Comics!

Thursday 9 October 2008

Flashlight, Nightmares and Sudden Esplosions

Will I have flashlights, nightmares and sudden esplosions?

Prendo in prestito un verso di What Else Is There? dei Röyksopp perché si adatta bene a ciò che sta succedendo: dalla finestra del bagno, che da verso sud-est, oltre il Monte San Giuliano (che in realtà è poco più che una collinetta) si vedono strani bagliori rossastri che partono dal basso ad illuminare uno spicchio di cielo totalmente avvolto dal fumo.
Che diavolo sta succedendo?

Sunday 5 October 2008

I still remember…

I still remember the worl from the eyes of a child.
Slowly, those feeling were clouded by what I know now…
 

Oggi sono triste. O meglio, più che triste sono nostalgico.

Final Fantasy VIII: The Field of Flowers
Mi manca Final Fantasy VIII.


Final Fantasy VIII: Sorceress Edea Kramer
Il quale è stato qualcosa in più che un pezzo della mia pre-adolescenza. Quante avventure, eh, Giovanni ed Eva?

Oh I, I want to go back to
Believing in everything.

Saturday 4 October 2008

Tema natale

Oggi la Mater, che è appassionata di astrologia, mi ha calcolato il tema natale con gli strumenti più aggiornati di cui dispone. Ne è emerso che ho praticamente metà dei pianeti da una parte del cielo e metà dall’altra, il che spiega perché sono una contraddizione continua. Considerando che dovrei essere il prodotto dell’intrecciarsi di tutti gli aspetti di seguito riportati, che possono manifestarsi anche in maniera alterna, ecco cosa è emerso:

Sole in Gemelli
I Gemelli sono irrequieti, si interessano di varie cose e amano raccogliere informazioni preziose e versatili, pur non andando mai troppo in profondità.
Parlano molto, sono dei grandi oratori e hanno un’ottima dialettica che spesso li aiuta a mascherare i propri difetti e carenze. La loro intelligenza è intuitiva e rapidissima, anche se a volte si dimostrano troppo impazienti nel voler conoscere tutto e in fretta.
Riescono a fare più cose rispetto a quelle che stanno pensando nel medesimo istante e sono appassionati dei giochi enigmistici e di intelligenza.
I Gemelli amano l’aria fresca e fare attività all’aperto; i loro malesseri sono generalmente di origine nervosa e mentale.

Ascendente in Sagittario
L’ascendente in Sagittario è caratterizzato da un forte bisogno di sfida.
Le persone con questo ascendente sono decise e sicure di sé; queste caratteristiche insieme con il loro essere espansivi ed entusiasti li rende affascinanti e accattivanti. Ispirano più gli altri che se stessi.
Sono indipendenti, amano la libertà, i viaggi, appaiono sempre giovani, sportivi e brillanti.
Le sfide intellettuali sono essenziali per loro sia sul lavoro che nella vita personale. Si annoiano facilmente, e se non ricevono i giusti stimoli cadono in depressioni da cui difficilmente riescono ad uscire. I punti deboli sono fianchi, fegato, cosce e gambe.

Sole in Gemelli e Ascendente in Sagittario
Insieme che sottolinea i lati migliori dei due segni: si genera una persona dalle caratteristiche aperte e positive, attiva, in grado di elaborare attentamente progetti di ampia portata. Sarà un individuo che potrà stabilire facilmente dei buoni contatti umani e sociali. Ci sarà amore per i cambiamenti, le cose nuove, il gusto del viaggiare, con intenti esplorativi e non solo per svago, del Sagittario, e il comunicare con gli altri dei Gemelli.

Sole in VI casa
La personalità trova maggiore partecipazione dimostrando abilità, organizzazione, precisione e osservanza delle regole, nella sfera lavorativa. Si è portati maggiormente per un’attività di tipo indipendente; nel corso della vita possono sorgere possibili tensioni interiori e contrasti che possono frenare l’ambizione.

Congiunto Sole - Mercurio
La congiunzione, soprattutto quella entro i 3-4 gradi, dà una intelligenza viva e capace di usare anche il cuore, cioè di partecipare con calore, di mirare a risultati concreti, di cogliere anche l’aspetto vitale e non solo quello intellettuale delle cose.

Trigono Sole - Medio Cielo
Voi sapete cosa volete a livello professionale. Conoscete bene i vostri obiettivi e fate di tutto per raggiungerli. Porterete avanti i vostri progetti fino alla fine. Avrete un buon lavoro e una buona reputazione.

Luna in Sagittario
Con la Luna in Sagittario, la personalità è dinamica, ottimista, avventurosa, che viaggerebbe sempre, ma spesso sa anche accontentarsi delle gioie semplici di una vita tranquilla a contatto con la natura.

Luna in I casa
In questa casa la Luna caratterizza una persona sensibile e ricettiva; stimola inoltre i propri sentimenti, gli istinti e le reazioni.
Determina, inoltre, un fascino personale notevole e contraddistingue in modo principale la figura materna. Possono essere frequenti sbalzi d’umore.

Congiunto Luna - Urano
Il vostro bisogno di libertà in campo sentimentale e familiare è così forte, che resisterete a ogni legame e la cooperazione con il partner e i membri della vostra famiglia diventerà difficile. Avete bisogno di continui cambiamenti.
Il vostro modo di esprimere le emozioni è piuttosto superficialmente e disinvolto, i veri sentimenti, troppo spesso da voi ignorati, finiscono con l’esplodere in un secondo momento. Avete molta vitalità e un grande dinamismo. Siete esuberanti e tenaci.

Mercurio in Gemelli
In Gemelli, Mercurio si trova nel suo domicilio. La persona possiede un’intelligenza marcata, poliedrica con interessi che spaziano in vari settori; la mente è elastica, viva, capace di assimilare due impressioni, o di elaborare due pensieri diversi allo stesso tempo. Nei confronti degli altri si è estroversi, ci si esprime in maniera disinvolta e chiara e si è abili nell’inquadrare velocemente le questioni.
Si ha generalmente un aspetto brillante e una buona istruzione generale, che fondamentalmente non ha preconcetti.

Mercurio in VI casa
La persona utilizza costruttivamente e in modo organizzato le sue energie, grazie ad una intelligenza analitica.
Si riesce ad ottenere una buona posizione se si intraprendono mansioni di ufficio-impiegatizie. Vi può essere interesse verso problematiche concernenti la salute e lo studio delle lingue.

Trigono Mercurio - Medio Cielo
Vi piace avere le vostre idee personali sulle cose, per formarvi una opinione ed affrontare i vostri problemi. Potete definirvi un intellettuale.

Venere in Gemelli
Con Venere in Gemelli, il sentimento è curioso e in un certo senso intellettualizzato; si hanno modi di fare simpatici, gentili e accattivanti ma a volte si è volubili e si affrontano i sentimenti e le relazioni con disinvoltura. Alle origini di una storia d’amore deve esserci comunque una base intellettuale.

Venere in VI casa
L’amore viene associato con il lavoro, dove si svolgono attività piacevoli. Si seguono spontaneamente norme di vita equilibrate, fra affetti, lavoro e quotidiano, salute inclusa.
L’affetto si riversa anche verso il mondo della natura, con particolare attenzione verso gli animali domestici e le piante.

Congiunto Venere - Giove
Siete eccezionalmente generosi e amorevoli, ma richiedete in cambio molto affetto e molti stimoli a livello sociale.
Spesso vi aspettate dal partner anche un sostegno materiale. É un ottimo aspetto per quanto riguarda la vita affettiva e sociale. Vedete l’amore secondo i canoni tradizionali, ed il vostro matrimonio è fortunato, come, del resto, le vostre associazioni.

Opposto Venere - Ascendente
Vi piace eccedere nella ricerca del piacere. Potete frequentare compagnie dubbie o comunque diverse. A volte mancate di buon gusto. Siete spendaccioni, e spendete in maniera superficiale. Cautela nelle amicizie: a volte sono più interessate che sinceri.

Marte in Cancro
Marte nel segno del Cancro si trova in caduta.
La sua energia si manifesta così in modo incostante e non aggressiva e può rivelarsi potente ma discontinua, poiché dipende dagli stati d’animo: può essere dinamica o passiva, inquieta o stabile.
Si è dotati di intuizione particolare e trasporto per la casa o per la famiglia, incluse le lotte e le problematiche.

Marte in VII casa
Il temperamento può essere caratterizzato da una carica di tensione nei rapporti amorosi o con i collaboratori, poiché vi è la tendenza a voler dominare.
La vita di relazione è molto contrastata.

Opposto Marte - Saturno
Vi entusiasmate facilmente per dei progetti di carattere pratico ma, sovente, li abbandonate a causa di qualche ostacolo esterno, oppure per mancanza di volontà, di energia o di fiducia in voi stessi.

Opposto Marte - Nettuno
Questo aspetto aumenta la vostra passione per la musica, per le arti, alla fantasia e per il misticismo, ma indicano anche la mancanza del vostro senso pratico. Alcuni di voi diventano dei rivoluzionari o vi impegnate nel misticismo, in opposizione alla società materialista.
In generale, sacrificate la vostra vita all’immaginazione. La vostra aggressività è bloccata, come anche la vostra intuizione.

Trigono Marte - Plutone
Avete una grande dedizione, siete tenaci e vi coinvolgete emotivamente in tutti i lavori e le attività che fate.
Siete anche ostinati ed è difficile farvi deviare da un corso di azioni che avete intrapreso. L’energia fisica e le forze psichiche trovano qui un ottimo equilibrio.

Giove in Gemelli
Con Giove in Gemelli, le doti espressive e intellettuali sono favorite, facilitando la disinvoltura espressiva. Si ha la capacità di essere versatili in molti settori e si è dotati di un buon equilibrio.
Nel carattere si evidenzia la capacità di mantenere un atteggiamento giovanile fino alla vecchiaia, grazie a una buona combinazione fra una parte matura e una giovane. Un pizzico di ironia e un’allegria di fondo aiutano, infatti, a sdrammatizzare e a cogliere i lati divertenti della vita.

Giove in VI casa
L’energia lavorativa è in risalto e si trarranno soddisfazioni dal proprio lavoro, grazie anche ad un impegno costante e responsabile.
Sono favoriti i rapporti con il prossimo, indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza.

Opposto Giove - Ascendente
Non ascoltate quelli che vi sono intorno, siete pretenziosi e eccedete spesso nel mangiare.

Saturno in Capricorno
Saturno in Capricorno si trova nel suo domicilio. La persona è così ambiziosa e riesce a condurre con profitto lavori impegnativi, anche per merito dell’innata disciplina.
Il comportamento è caratterizzato da serietà, praticità e decisione, ma anche da una certa dose di freddezza e calcolo. La personalità è finalizzata alla conquista di mete, che vengono vissute come conquiste.

Saturno in I casa
Il carattere tende ad essere riservato, controllato, che non si scopre facilmente, molto sensibile alle responsabilità e al dovere.
Può essere indizio di una salute delicata soprattutto in età infantile.

Congiunto Saturno - Urano
La determinazione e un duro lavoro si combinano con originalità per fornirvi soluzioni nuove a problemi vecchi.
Avete ideali di democrazia, ma nella pratica siete alquanto autoritari. La razionalità e la forza di decisione strettamente unite possono dare alla vostra personalità fermezza, durezza e determinazione molto pronunciate. I vostri obiettivi vengono realizzati, a volte, senza troppi scrupoli.

Congiunto Saturno - Nettuno
Se riuscite a conciliare gli opposti principi dei due pianeti, la vostra immaginazione sarà disciplinata e i vostri sogni potranno realizzarsi.
Se questo aspetto è ben sorretto, potete avere un ottimo aiuto sia per la fantasia, sia per la logica che potete esprimere, a seconda del segno occupato, in modo molto proficuo in campo intellettuale, creativo, oppure in campo pratico.

Sestile Saturno - Plutone
I vostri scopi sono ben precisi, desiderate migliorarvi sempre e vi impegnate seriamente, anche a livello emotivo, per raggiungere i vostri obiettivi.
Le vostre forze inconsce sono ben controllate dalla razionalità.

Urano in Capricorno
Con Urano in Capricorno, la persona riesce ad avere idee originali in campo scientifico e tecnologico, che le potranno essere molto preziose nello svolgimento del proprio lavoro o dei propri studi.
Si desiderano cambiamenti costruttivi per la propria persona, tuttavia si è riluttanti ad abbandonare completamente la vecchia strada. Le persone nate in questi anni hanno, di norma, un’ambizione molto elevata e cercano il successo.

Urano in I casa
Si avverte un forte bisogno di libertà; si hanno modi di fare anticonvenzionali e l’individualismo è marcato. Si preferisce andare controcorrente e non sottostare a rigide regole o schemi. Per questo motivo, non si subisce l’influenza dell’esterno e si è in grado di distinguere immediatamente tutto ciò che è falso o restrittivo.
L’intuizione è notevole e si è capaci di sviluppare nuove idee e opinioni in tutti i campi che sono ritenuti interessanti.

Congiunto Urano - Nettuno
Questo aspetto indica in voi un profondo desiderio di cambiamenti, che trascendono da voi stessi, nell’ambito di una rivoluzione politica o mistica.
Solo quelli di voi che sono all’avanguardia rispetto alla vostra generazione manifesterà veramente questo aspetto.

Quadrato Urano - Medio Cielo
Non riuscite a portare avanti i vostri progetti fino alla fine. Gli stessi sono molto mutevoli. Non siete previdenti e vi deconcentrate facilmente. Vi buttate nelle cose più che reagire ad esse.

Nettuno in Capricorno
Nel segno di Saturno, Nettuno viene spinto ad applicare la sua carica intuitiva al perfezionamento dell’ambiente e alla ricerca di soluzioni tecniche pratiche. La sua fantasia viene, in un certo senso, strumentalizzata e lui stesso diventa conservatore e rigido, critico, volitivo. La sua natura può però vendicarsi delle costrizioni impostegli dal segno e rifugiarsi nella nevrosi per evadere da una realtà vissuta come troppo soffocante.

Nettuno in I casa
La sensibilità è elevata e si ha potere di immedesimazione.
La fantasia è rivolta verso se stessi e verso la propria personalità e si vorrebbe sempre essere diversi da quello che si è, provocando una sorta di instabilità emotiva.

Sestile Nettuno - Plutone
Gli aspetti tra i due pianeti più lenti del sistema solare si verificano molto raramente, ma durano moltissimo tempo, di conseguenza la loro influenza agisce soprattutto sulle generazioni e può determinare svolte importanti della storia.
Questo transito indica un periodo di enorme interesse per la dimensione spirituale del mondo. C’è desiderio di esplorare le profondità nascoste dell’esistenza e avere esperienze rivelatrici, profonde che, se si è preparati, possono dimostrarsi estremamente illuminanti. Le spiegazioni che il mondo dà per scontate risultano spesso insoddisfacenti.

Plutone in Scorpione
In questo segno Plutone è in domicilio e pertanto è sempre ben collocato. Fecondità, grandi doti, ma la personalità è come assediata da forze occulte, e la sessualità diventa un fattore preponderante. Nel bene o nel male queste persone avranno forti doti magnetiche sugli altri e un grande ascendente.

Plutone in XI casa
Quando Plutone è in questa casa manifesta la sua influenza nelle amicizie che possono rivelarsi non comuni o in qualche modo non facili.
Si può temere un possibile inganno da parte degli amici e per questo si preferisce stare sempre in guardia e non fidarsi mai completamente.

Lilith in Bilancia
Caratterizza una persona molto attenta all’eleganza e al lato estetico della persona che gli sta a cuore.
Non sempre però riuscite a conquistare e a legare a voi chi più ha colpito il vostro cuore a prima vista.
Siete inoltre molto passionali all’inizio, ma perdete questa intensità dei sentimenti abbastanza velocemente.

Cerere in Toro
Indica una persona che si sente a suo agio quando è sazia e coccolata. Può diventare troppo dipendente dagli oggetti materiali, equiparare l’autostima a ciò che possiede e sentirsi poco meritevole se non riesce a far fronte da sé alle proprie necessità. Si prende cura degli altri in modo concreto dando cibo, riparo e stabilità finanziaria. Il contatto fisico è molto importante.

Pallade in Ariete
Con Pallade in Ariete, la persona parte alla carica e punta alla soluzione più rapida.  Entra facilmente in azione per quasiasi necessità e ama la competizione. È un pioniere, innovativo e ricco d’inventiva. Sa come mobilitare l’energia vitale, che sia per una lotta, ispirazione, arte o per guarire. È un buon aspetto per artisti, agopuntori e atleti.

Giunone in Vergine
La persona pone grandi aspettative nel partner, come in ogni altra cosa. Organizza la relazione e si aspetta che rimanga efficiente. Pretende la perfezione e, se il parner non riesce a raggiungerla, può essere eccessivamente critica. Ha un senso di giustizia molto personale.
È attratta da partner efficienti, concentrati nei compiti assegnati e modesti in pubblico. Dà molta importanza alla salute e si aspetta un partner molto pulito con abitudini salutari. Si aspetta stabilità e, in cambio, è fedele e leale fino alla fine.
 
Vesta in Capricorno
È una persona amante della storia che crede nella disciplina e nel dovere. È organizzata e capace di ottenere molto. Si aspetta che gli altri condividano questo impegno. È molto autocritica e, se non raggiunge le aspettative, si sente tremendamente in colpa.
Si sente responsabile ed è pronta a sacrificarsi per il dovere e la sicurezza. Non mette in discussione le autorità fintanto che sente che sono in grado di fare il loro lavoro. È ostinata, brava a pianificare e può diventare un ottimo leader.

Chirone in Cancro 
Chirone in Cancro può sentirsi un perenne estraneo. La persona può sentire di non essere voluta, curata e amata. D’altro canto, è molto materna verso gli altri. È difficile che lasci che gli altri si prendano cura di lei e tende a donare a tutti tranne che a se stessa.
Ha bisogno di imparare ad apprezzare i propri bisogni, aprirsi e accettare l’amore e le cure degli altri: ciò l’aiuterà a sentirsi completa e guarire quella ferita interiore.